Pubblicata da PlasticsEurope la seconda edizione dello studio “Circular Economy for Plastics" con i dati su produzione e riciclo di plastiche nel 2020. 28 aprile 2022 11:12
PlasticsEurope - associazione dei produttori europei di materie plastiche - ha pubblicato oggi la seconda edizione di “
Circular Economy for Plastics – A European Overview” (consultabile
QUI), uno studio sui flussi di plastica relativi a produzione, trasformazione, consumo, gestione dei rifiuti, riciclo e utilizzo di materiali riciclati in
Europa nel
2020.
Il report - afferma l'associazione - servirà come base per instaurare un dialogo con le parti interessate, tra cui le istituzioni UE, in vista della transizione dell'industria della plastica verso gli
obiettivi di
circolarità e
neutralità climatica al 2050.
Tenendo conto della particolare situazione determinata dall'epidemia di Covid-19, i risultati sono nel complesso soddisfacenti: nel 2020 la produzione di
plastica riciclata è infatti aumentata del
+12% rispetto al 2018, raggiungendo
5,5 milioni di tonnnelate, mentre l'utilizzo di materiale
rigenerato in
nuovi prodotti è cresciuto del
+15% a
4,6 milioni di tonnellate, risultato però ancora lontano dai 10 milioni auspicati nell’ambito della
Plastics Strategy dalla Commissione europea, target da raggiungere entro il 2025.
Considerando il solo ambito del
packaging, però, i volumi di plastica riciclata utilizzata per produrre nuovi imballaggi sono aumentati del
+43% in due anni. Nello stesso periodo, inoltre, la
produzione di plastiche
vergini nel vecchio continente è diminuita del
-10,3%.
Secondo lo studio, inoltre, la quantità di rifiuti di
plastica post-consumo conferita agli impianti di
riciclo è aumentata del
+8,5% tra il 2018 e il 2020 (10,2 milioni di ton), raggiungendo un
tasso di riciclo del
35%.
Se ne deduce, di contro, che il 65% dei rifiuti plastici post-consumo nel 2020 è finito in discarica o a incenerimento con recupero energetico.
Sebbene i dati del 2020 mostrino sviluppi positivi - sottolinea PlasticsEurope - lo studio evidenzia che occorre
accelerare il ritmo. Per raggiungere gli obiettivi di circolarità a medio e lungo termine fissati dalla Direttiva su imballaggi e rifiuti da imballaggio e dalla
Circular Plastics Alliance (CPA) occorre infatti raddoppiare le attuali capacità di riciclo europee.
L'associazione sottolinea, a questo proposito, gli ingenti
investimenti nel
riciclo chimico - stimati in
7,2 miliardi di euro entro il 2030 -, annunciati dall'industria chimica al fine di integrare il riciclo meccanico nella gestione dei rifiuti plastici, che potrebbero mettere a disposizione dei trasformatori europei 3,4 milioni di tonnellate aggiuntive di plastica rigenerata entro il 2030.
Lo studio conferma che per accelerare i progressi verso la circolarità, è essenziale intensificare la
collaborazione con i partner della filiera e introdurre un
nuovo quadro politico che incentivi gli investimenti e l'innovazione mantenendo l'industria europea competitiva a livello globale.
"Il nostro settore riconosce la necessità di un
cambiamento sistemico più rapido per raggiungere livelli di circolarità più elevati, soprattutto quando la circolarità è la leva più efficace per ridurre le emissioni a breve e medio termine - commenta
Virginia Janssens, Managing Director di Plastics Europe (foto a sinistra) -. Riconosciamo l'importanza della sfida e siamo pronti a intensificare il dialogo e la collaborazione con i responsabili politici e i partner della filiera della plastica per portare la circolarità del settore a un livello superiore".
"Per accelerare la transizione del nostro settore verso l'adozione completa dell'economia circolare, abbiamo bisogno di un
kit di strumenti completo - aggiunge
Markus Steilemann, Presidente di Plastics Europe (foto a destra) -. Un maggiore riciclo comporta una spinta nella
raccolta e nella
selezione della plastica post-consumo. Prima che diventino un prodotto, le materie plastiche devono essere
progettate per il riciclo, mentre la loro produzione necessita di materie prime a basse emissioni di carbonio. Questo è il modo in cui possiamo ottenere un profondo cambiamento dei sistemi con un effetto a catena".
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