Pubblicato da PlasticsEurope il report sintetico Plastics – the fast Facts 2023 con i principali dati del settore al 2022. 19 ottobre 2023 12:08
Anche quest'anno, l'associazione dei produttori europei di materie plastiche,
PlasticsEurope, ha pubblicato i principali dati economici relativi all'andamento del settore nel 2022, pur in un formato più visuale e sintetico:
Plastics – the fast Facts 2023 (scaricabile
QUI).
Si tratta di un assaggio dell'analisi biennale ‘Circular Economy for Plastics – A European Overview’ che sarà pubblicata all'inizio dell'anno prossimo.
A livello
mondiale sono state prodotte l'anno scorso
400,3 milioni di
tonnellate di materie plastiche, in aumento rispetto alle 394 milioni di ton dell'anno precedente. Di queste,
35,5 milioni di tonnellate, pari a poco meno del
9%, provengono da
riciclo meccanico e 2,3 milioni sono biobased o bioattribuite (0,5%).
La
produzione europea, con
58,7 milioni di tonnellate nel 2022 (erano 60,8 milioni l'anno prima), rappresenta circa il
14% del totale, posizionandosi così al
quarto posto dopo
Cina (32%),
resto dell'Asia (19%) e
Nord America (17%).
Considerando solo il
riciclo da post-consumo (meccanico e chimico) l'Europa sale però al
terzo posto con il
21%, dietro a Cina (24%) e resto dell'Asia (27%), confermando così la sua
vocazione green.
Scomponendo la produzione europea, emerge che sono state prodotte l'anno scorso
47,2 milioni di tonnellate di plastiche di origine
fossile e
700.000 ton di
biobased (incluse le bioattribuite);
7,6 milioni di tonnellate provengono da
riciclo meccanico
post-consumo e
3,2 milioni da
pre-consumo (sfridi industriali); le restanti 100mila tonnellate sono attribuite al
riciclo chimico.
Considerando la sola produzione europea di
plastiche fossili, pari a 47,2 milioni di tonnellate, l'
Italia è tra gli
ultimi paesi in classifica, nonostante il peso della trasformazione (che ci vede al secondo posto in Europa): produce infatti solo il
4,2% del totale, contro il 21,5% della
Germania, il 14,6% del
Belgio o l'11,7% dei
Paesi Bassi; dietro anche a
Francia (9,5%) e
Spagna (8,8%).
Va meglio passando alla produzione di plastiche da
riciclo post-consumo (7,7 milioni di ton), dove ci posizioniamo al
secondo posto con il
14,1% del totale dopo la Germania (22,5%), seguiti a non molta distanza dalla
Spagna con l'11,6%.
Secondo posto anche nelle
plastiche biobased con il
27% delle 400.000 tonnellate prodotte l'anno scorso, dietro la Germania (50,9%), ma senza inseguitori vicini.
Nel 2022 sono state
trasformate in Europa, secondo le stime di PlasticsEurope,
54 milioni di
tonnellate di materie plastiche, destinate prevalentemente a imballaggio (39%) e costruzioni (23%). Il resto è suddiviso tra automotive (8%), elettrico/elettronico (6%), agricoltura (4%), sport e tempo libero (4%).
Infine, il dato relativo al c
ommercio internazionale di materie plastiche (extraUE) mostra, per l'anno 2022, un export di 37,2 milioni di tonnellate a fronte di importazioni per 31,8 milioni di ton, quindi con un
surplus di
5,4 milioni di ton.
Considerando invece i
prodotti in plastica realizzati in Europa, ne sono stati esportati per 43,2 milioni di tonnellate e importati per 39,4 milioni, con un
surplus di
3,8 milioni, dato - quest'ultimo - in declino nell'ultimo lustro (era pari a 8,2 milioni di ton nel 2018).
Nel complesso, in Europa sono
53.100 le
aziende del comparto, con
400 miliardi di euro di
fatturato e un surplus commerciale extraUE pari a 9,2 miliardi. Degno di nota anche il numero relativo all'occupazione, con oltre
1,5 milioni di addetti censiti nel rapporto.
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