Pubblicato da PlasticsEurope il report biennale che fotografa i flussi di produzione, trasformazione e riciclo di plastiche nella UE. 20 marzo 2024 08:56
L'associazione europea dei produttori di materie plastiche
PlasticsEurope ha pubblicato l'edizione 2024 del suo report biennale "The Circular Economy for Plastics: A European Analysis" contenente dati e informazioni sui flussi di plastica relativi a produzione, trasformazione, consumo, gestione dei rifiuti, riciclo e utilizzo di materiali riciclati in Europa nel
2022.
Per la prima volta, il rapporto considera anche la produzione e la trasformazione di plastiche
biobased e il
riciclo chimico.
Secondo gli analisi che hanno redatto il report, la
plastica circolare (da riciclo, biobased o cattura di carbonio) vale circa il
13,5% dei
nuovi prodotti in plastica fabbricati in Europa, per complessive
7,3 milioni di
tonnellate (di cui 6,8 milioni di riciclato post-consumo), ponendo l'industria a metà strada rispetto all'obiettivo contenuto nella roadmap ‘
Plastics Transition’ di utilizzare il 25% della plastica proveniente da fonti circolari in nuovi prodotti entro il 2030 (
leggi articolo). Rispetto al 2018, l'utilizzo di plastiche riciclate è cresciuto di quasi il 70%.
Di tutti i
rifiuti plastici generati in Europa nel 2022 ne sono stati
riciclati il
26,9%, pari a 8,7 milioni di tonnellate, che è ancora poco, pur superando per la prima volta la frazione avviata a
discarica (
25% del totale, 7,6 milioni di ton).
Non accenna invece a calare il ricorso alla
termovalorizzazione, cresciuto dal 2018 del +15% a 16 milioni di tonnellate, sottraendo materia prima al riciclo meccanico e, in prospettiva, anche a quello chimico.
Da
dove proviene la plastica circolare utilizzata nel 2022 in Europa? quasi tutta dal
riciclo meccanico, pari al
13,2% del trasformato, ovvero 7,7 milioni di tonnellate (+57% rispetto al 2018), mentre plastiche biobased e riciclo chimico rappresentano rispettivamente l'1% e lo 0,1%.
"Anche se i dati confermano che il passaggio alla
circolarità è
consolidato e sta
accelerando, è frustrante che continuiamo a
incenerire così tanti rifiuti di plastica quando questa potenziale materia prima è disperatamente necessaria al nostro settore per accelerare la transizione - commenta
Virginia Janssens, Managing Director di Plastics Europe (nella foto) -. Senza una
azione immediata, non possiamo mantenere l’attuale ritmo di progresso e raggiungere gli ambiziosi obiettivi della nostra roadmap Plastics Transition e del Green Deal UE”.
Il rapporto rivela infatti che permangono
barriere e
strozzature e che i progressi non sono
uniformi lungo tutta la filiera. La domanda più forte di riciclato proviene da imballaggio, edilizia e dell’agricoltura, ma altri settori come l'automobile o l'elettrico ed elettronico sono ancora indietro nell'utilizzo di plastiche rigenerate.
Il
packaging in plastica presenta anche il maggior
tasso di riciclo, pari al
37,8% dell'immesso al consumo, ancora lontano però dal 50% fissato come obiettivo UE al 2025 e al 55% da raggiungere nel 2030.
“L’introduzione del
riciclo chimico, come soluzione
complementare al riciclo meccanico, è essenziale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di contenuto riciclato per le applicazioni che richiedono plastica di alta qualità - sottolinea
Janssens -. Per
incentivare gli
investimenti necessari e accelerare la diffusione del
riciclo chimico in Europa abbiamo urgentemente bisogno del
via libera e di maggiore
chiarezza da parte dei responsabili politici UE. É anche necessaria l'
approvazione legislativa del riciclo chimico e l’adozione di un metodo di attribuzione del
bilancio di massa basato sul modello fuels exempt”.
Vedi anche:
The Circular Economy for Plastics: A European Analysis - 2024 © Polimerica - Riproduzione riservata
Numero di letture: 671